RACCOLTA
Lo zafferano , che produce un solo raccolto all’anno, fiorisce nei mesi autunnali. Non è semplice prevedere il momento esatto della fioritura, in quanto il clima varia annualmente.
Allo spuntare delle piantine è opportuno un controllo quotidiano del campo, in attesa della prima fioritura. Questa dura solo qualche settimana, motivo per cui occorre raccogliere quotidianamente tutti i fiori , mondarli e infine procedere all’essicazione: tutto il processo si conclude in giornata.
La produttività è variabile : alcuni giorni si avranno pochi fiori, in altre moltissimi. Se pur in occasioni rare, in un solo giorno può fiorire anche la metà del raccolto annuo di zafferano. In ogni caso durante il periodo di raccolta il coltivatore è impegnato quotidianamente.
Nella raccolta dello zafferano la parte più importante della spezia è rappresentata dagli stimmi , ovvero i tre fili rossi che, insieme al polline, costituiscono l’apparato riproduttivo della pianta. Operativamente, il coltivatore raccoglierà tutto il fiore, provvedendo successivamente alla mondatura : si sconsiglia di prendere direttamente gli stimmi in quanto ,troppo delicati , si rovinerebbero facilmente.
Per preservarne la qualità, lo zafferano va colto di mattina , onde evitare che le lumache arrivino a mangiarne i petali. Meno aggressive le api che, pur presenti, in questo periodo possono essere allontanate con delicatezza. L’orario suggerito è a partire delle 8, non prima perché potrebbero non essere ancora spuntati tutti i fiori, e prima che gli stessi si schiudano. La pioggia non ferma il lavoro, anzi: i fiori vanno colti per evitare che l’umidità rovini gli stimmi. Infine, i fiori vanno riposti in un contenitore che ne consenta la traspirazione, come ad esempio cestini di vimini forati.