Dopo le belle parole del Presidente Mattarella, gli elogi del Premier Draghi, i fatti dimostrano ancora una sottovalutazione del ruolo fondamentale che giocano nel nostro Paese le 350 mila associazioni di Terzo Settore. Così stigmatizza la “finanziaria” Vanessa Pallucchi – Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore:
“……. a fronte di questi elogi, nella realtà delle scelte politiche non vediamo ancora quel grande cambio di passo, quell’investimento deciso a sostegno del Terzo Settore, che noi chiediamo da tempo.
Anzi, la legge di bilancio 2022 ci pare vada in direzione opposta. Non soltanto, infatti, ha inserito l’obbligo Iva, fortunatamente sospeso per due anni, per le associazioni che non svolgono attività commerciale: soprattutto, non contiene alcuni importanti provvedimenti attesi da tempo da tutto il Terzo Settore. Mi riferisco al sostegno straordinario per le associazioni di volontariato e quelle di promozione sociale, alla mancata esenzione dall’Irap, e alle modifiche alle norme fiscali per gli enti associativi, senza le quali migliaia di Enti del Terzo Settore rimangono in una condizione di incertezza proprio nel momento in cui si apre il percorso di adesione al nuovo registro unico Runts.
Gli emendamenti che contenevano tali provvedimenti sono stati tutti respinti dal Governo. Noi ci aspettiamo che quel cambio di passo avvenga nel 2022: questo è il nostro appello al premier, affinché convochi al più presto la cabina di regia interministeriale sul Terzo settore, prevista dalla legge. I punti fondamentali da affrontare sono tre: attuare compiutamente la Riforma del Terzo settore, dunque definire anche un assetto fiscale funzionale allo sviluppo degli Ets; riconoscere nel Pnrr, dopo l’evidente disattenzione che abbiamo visto nei primi bandi, il ruolo del Terzo Settore e delle sue competenze nel campo dell’innovazione sociale; investire di più sull’economia sociale, che può rappresentare uno straordinario volano di sviluppo e di innovazione per il nostro paese.”